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Dimagrire senza Soffrire

E’ possibile dimagrire e perdere grasso in eccesso, senza dover soffrire un poco per raggiungere dei buoni risultati? Assottigliare il proprio corpo, senza dover essere obbligati a pesare gli alimenti contandone le calorie? Sicuramente no! Non esistono miracoli che possono concedere tali risultati senza far tutto quello di cui sopra, ma ci sono alcune espedienti per ottenere comunque degli ottimi risultati, senza dover soffrire eccessivamente eludendo comunque dall’alimentazione, la maggior parte degli alimenti fondamentali per ogni individuo.

A dichiararlo ed affermarlo, che dimagrire senza sforzi è possibile, è la scienza e non certo , come di consueto, le solite aziende che sponsorizzano e vendono prodotti finti e fatiscenti che non apportano nessun risultato. Sono proprio quattro gli studi che ultimamente hanno comprovato come sia concepibile dissipare peso e, principalmente, detenere lo snellimento conseguito, cingendoci a seguire esclusivamente due principi:

Per prima cosa è essenziale fare una buona e generosa colazione, mangiando con molta calma. Una colazione abbondante , è la “regola” che tutto i dietologi e nutrizionisti, continuano a ribadire da anni. Saltare i pasti è un comportamento che non giova al nostro corpo, soprattutto la colazione, che è il pasto sovente ignorato e non effettuato da chi decide di intraprendere una dieta per perdere peso, limitandola ad un semplice caffè al bar. A riconfermarlo sono altresì gli specialisti dell‘Hospital de Clinicas di Caracas e della Virginia Commonwealth University di Richmond (America) , i quali attraverso uno studio effettuato su 94 donne obese e sedentarie di circa 30 anni, sono state sottoposte specifiche diete nel corso di 8 mesi. Una parte di esse ha svolto una dieta quasi sprovvista di carboidrati, specie a colazione ( soltanto 290 kcal ) con un totale di 1085kcal; le restanti donne invece potevano gustare un’abbondante colazione comprendente: latte e alimenti ricci anche di carboidrati per un totale di 610 kcal al mattino e 1240 calorie totali al giorno.

I primi 4 mesi di studio sono stati rivolti alla dieta, mentre i seguenti quattro al mantenimento. Alla fine dei primi 4 mesi, le donne che seguivano una colazione meno calorica hanno presentato un calo di peso lievemente maggiore in confronto alle altre donne le quali hanno seguito una colazione più abbondante e ricca, ma nel corso dei seguenti quattro mesi , le prime, hanno recuperato gran parte del peso perso, mentre le donne del secondo gruppo hanno proseguito con il dimagrimento. Gli esperti e ideatori di tale esperimento, hanno giustificato gli esiti precisando che chi decide di effettuare una dieta con un abbondante prima colazione, sente meno i morsi della fame e la voglia di consumare nel corso della giornata , pasti ricchi di zuccheri.

Perchè coloro che tendono a saltare il primo pasto del mattino, mangiano cibo ricchi di grassi , prendono chili e peso rispetto a chi invece segue una prima colazione molto ricca?? Il dottor Anthony Goldstone dell’Imperial College London ha spiegato che tale evento è condizionato a livello cerebrale. E’ affiorato dallo studio ultimato,  che eludere la colazione dalla propria alimentazione, invia un avviso di pericolo al cervello che concentra a sua volta in riserve di grasso, qualsiasi tipo di nutriente venga mangiato nel corso della giornata.

Quindi saltare la prima colazione, mette in funzione un sistema mentale che ci stimola a conseguire una gratificazione  nell’arco della giornata, ossia a ricompensarci con alimenti ricchi di grassi e zuccheri, e ad alto contenuto calorico. Gli esiti si erigono sulla risonanza magnetica al cervello svolta su 20 persone non sovrappeso ed in buona salute, alle quali sono state presentate foto di cibi ipocalorici come: pesce, verdure, insalate..etc e foto di alimenti ipercalorici: torte, crostate, bignè, pizza, cioccolata..etc. Coloro che hanno voluto affrontare tale esperimento, dovevano dare una valutazione alle immagini in relazione a quanto le trovassero appetibili sia in seguito alla consumazione di un ottima colazione, sia dopo averla saltata.

Mangiare in fretta non è un buon alleato per la dieta:

Che masticare lentamente ogni boccone che si mangia, sia meglio che masticare e mangiare in fretta, non è una novità. Però ci sono due indagini, una greca e l’altra giapponese, che lo asseriscono scientificamente. Gli studiosi del Laiko General Hospital di Atene e quelli dell’Osaka University per comprovare il rilievo della masticazione lenta (come minimo 20 volte ogni boccone) allo scopo di detenere il peso ideale e del potenziale snellimento, pur affidandosi ad esperienze molto diverse tra di loro, sono giunti allo stesso esito: la rapidità con cui si mangia condiziona in modo rilevante la sintesi di alcuni ormoni prescelti che fanno avvertire al cervello la pienezza e il satollamento e quindi per porre fine al pasto.

I greci sono arrivati a questa decisione esponendo dei volontari ad un divertente test, facendogli consumare un gelato di 300 gr in mezz’ora. Taluni lo hanno trangugiato in brevissimo tempo, i restanti lo hanno mangiato e gustato con molta lentezza. Gli studiosi hanno detratto campioni di sangue dapprima del gelato e poi ogni mezz’ora, sino a tre ore e mezzo dopo l’inizio del pasto. Nel sangue sono stati misurati glucosio, insulina, grassi e i livelli di due ormoni, il peptide YY e il peptide simile al glucagone. Pertanto, chi aveva utilizzato più tempo per mangiare il gelato aveva di norma livelli più alti nel sangue di peptide YY e peptide simile al glucagone, e quindi rapportava di sentirsi più satollo. I giapponesi hanno al contrario comprovato , in circa 3000 pazienti con consuetudini alimentari differenti, come il mangiare velocemente blocchi il sistema che fa percepire la sazietà. I risultati esaminati hanno avvalorato che gli uomini grintosi ed energici, rapportati a coloro i quali avevano assaggiato i piatti con tutta pazienza, avevano l’84% di possibilità in più di essere in sovrappeso. Il tasso perfino si duplicava quando a farlo erano le donne. Per di più, il “pericolo”  obesità era triplicato se, oltre a mangiare sbrigativamente, si mangiava sino a satura sazietà.

Per concludere quindi possiamo dire che:

Chi decide di fare una dieta per perdere quel grasso di troppo accumulato nel corso del tempo o degli anni, oltre a rivolgersi ad un nutrizionista per iniziare ed intraprendere una dieta:

1- Non deve mai saltare i pasti  soprattutto la colazione, la quale deve al contrario deve essere molto ricca di nutrienti ed essere il pasto principale della giornata;

2- Ogni pasto deve essere mangiato e assaporato con molta calma, oltre per far percepire e dar modo di percepire prima il senso di sazietà al nostro cervello, soprattutto per agevolare la digestione.

3- Non diminuire eccessivamente le calorie giornaliere, al contrario seguire una dieta consona alla propria forma fisica effettuando anche del movimento o dello sport. I risultati saranno migliori e visibili anche in breve tempo. L’importante è mantenere la costanza senza volere tutto e subito.

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