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Dieta Okinawa: La dieta per la longevità

Okinawa non è altro che un’isola che si trova fra il mare cinese e l’oceano giapponese.

Nonostante quest’isola però faccia parte del Giappone, subisce molto l’influenza da parte della Cina, soprattutto per quanto concerne la cultura e gli usi alimentari. La dieta di Okinawa è da moltissimi anni sotto studio, da circa 30 anni, in quanto gli esperti conferiscono alla dieta di Okinawa la longevità dei suoi abitanti, fra cui tantissimi centenari rispetto ad altre parti del mondo. Non a caso una delle rocce incise proprio sull’isola dice “A 70 anni sei solo un bambino, a 80 un adolescente e a 90, se gli antenati ti invitano a raggiungerli in paradiso puoi chiedergli di aspettarti fino ai 100“.

Un’isola dove si detiene il record del popolo più longevo non solo, il popolo più longevo che mantiene un’eccellente forma fisica e un’ottima salute.
Difatti da quest’isola giunge anche a noi il segreto per restare in salute ed in perfetta forma, prediligendo alimenti che consentono di eliminare quei chili in eccesso ed aumentare invece le difese del proprio corpo per non andare incontro a malattie degenerative.

Le calorie che si contano in questa dieta sono 1800.
Non possiamo dire che sono troppe ma nemmeno troppo poche, sono il giusto per avere l’energia necessaria per compiere le attività quotidiane di tutti i giorni. La restrizione calorica gli abitanti di Okinawa la chiamano “hara hachi bu”, ossia la regola d’ oro per ingerire soltanto l’ 80% del cibo che il nostro appetito ci premerebbe a mangiare. Il segreto degli isolani di Okinawa sta nel mangiare cibi che apportano grande volume nella pancia ma poche calorie (ad esempio le verdure cotte o crude che apportano volume ma pochissime calorie) ed usare pochissimo condimento, come olio, semi oleaginosi e frutta secca. Semplice da mettere in pratica questa dieta, basta inserire nella propria dieta ben 7 belle porzioni di verdura e tre di frutta, sette porzioni di cereali integrali o legumi secchi (non quelli confezionati), due porzioni a base di soia, tre portate di pesce a settimana, molte spezie ed erbe aromatiche per insaporire i piatti, le alghe ricche di sali minerali e vitamine, poca carne e derivati, gli estremi come i dolci (zucchero) ed alcool in genere ristretti al minimo indispensabile.

Ecco quindi il segreto per saziarsi ma non ingrassare. Una dieta da 1800 calorie che consente di restare in forma ed in perfetta salute. Il sovrappeso? Un problema che gli isolani non conoscono affatto, a differenza dell’Europa e gli Stati Uniti dove le diete sono anche troppo caloriche. L’ indice di massa corporea degli isolani varia fra 18 e 22, da noi europei invece é di quasi 25.

Inoltre i piatti che devono essere mangiati, vengono preparati con estrema cura ed attenzione, non esiste la fretta per cucinare qualcosa che poi il mio corpo dovrà assimilare. La cucina e’ associata al termine “tiandaa” che vuol dire “sto facendo qualcosa con amorevole sollecitudine”.

La dieta Okinawa quindi punta a rafforzare il sistema immunitario attraverso i cibi che nutrono il corpo. I cibi principali che contribuiscono a questa difesa e questo rafforzamento sono proprio i probiotici, Omega 3,  bioflavoinidi e cereali integrali, tutti principi presenti nei cibi.

Ad esempio i cereali integrali e i legumi sono un ottimo aiuto per combattere lo stress e l’affaticamento fisico. In quanto si assimilano molto lentamente ed evitano quelle fastidiose percezioni di pesantezza allo stomaco scaturite da rapidi apporti di zuccheri nel sangue. Sono inoltre ricchi di vitamine B e cromo, e consento all’organismo di impiegare in maniera ottimale l’ energia ottenuta sotto forma di zuccheri. Non dimentichiamoci poi che sia i legumi che i cereali integrali sono anche ricchissimi di fosforo, magnesio, sali minerali, che lo stress ed un eccesso di zuccheri possono disperdere velocemente.

Inoltre la dieta di Okinawa permette di ingerire pochi grassi non buoni al corpo, che non vanno quindi a scombinare la flora intestinale, ed è anzi ricca di prebiotici e probiotici che permettono di mantenerla in uno stato ottimale. Se vi state chiedendo dove si trovano questi principi vi accontentiamo subito. I prebiotici si trovano in carciofo, aglio, banana, cipolla  e miele mentre i probiotici si trovano nel miso e latte di soia fermentato con fermenti quali bifìdus e lacto-bacillus casei.

Il consumo di poche calorie quindi, come in questo caso 1800, permette al corpo di digerire in modo tranquillo e di non sentirsi appesantito. Se lo appesantiamo con cibi ricchi di zuccheri indeboliamo il nostro sistema immunitario e gli eccessi di insulina provocano un precoce invecchiamento del fisico. Questo soprattutto se si consumano cibi zuccherati fuori pasto.

Gli antiossidanti ad esempio aiutano il corpo ad eliminare le sostanze patogene che potrebbero attaccare il nostro corpo e sistema immunitario. Fra gli alimenti ricchi di antiossidanti troviamo: i cavoli, i cereali integrali, l’aglio, la cipolla, il pesce e i legumi, mentre per quanto concerne vitamina C e betacarotene, li troviamo nella frutta e verdura di colore rosso ed arancione.

Gli abitanti di Okinawa inoltre consumano anche una notevole quantità di flavonoidi, dalle proprietà antivirali e antinfiammatorie, ed omega 3. Una carenza di questi nutrienti portano ad un indebolimento del sistema immunitario e quindi : allergie, artrite e problemi affini. Gli omega tre si possono trovare nelle noci, semi di lino, anacardi, olio di semi di lino, germe di grano, olio di soia e semi di soia, verdura a foglia verde (broccoli, spinaci, insalata, cavoli), alghe marine e pesce mentre per quanto riguarda i flavonoidi possiamo ritrovarli anche nei semi di lino, thè verde, agrumi, aglio, ribes nero, grano saraceno…

Alcuni cibi raccomandati dalla dieta Okinawa sono:

Lo zenzero perché aiuta la digestione, fluidifica il sangue, contrasta il raffreddore e contrasta i reumatismi.
La soia: sia sotto forma di latte che di germogli, tofu, miso e semi perché aiuta ad aumentare le nostre difese immunitarie.
L’aglio: Ottimo per le sue benefiche proprietà sul nostro sistema immunitario, ottimo se consumato crudo. Si può aggiungere alle verdure, alle minestre, nei sughi.
L’ananas: Ottimo in quanto contiene acidi che impediscono la formazione di agenti patogeni e cancerogeni nello stomaco.
Il cavolo:  anti-cancerogeno, soprattutto per lo stomaco, i polmoni, il colon e la pelle.
I funghi shitake: Sono funghi giapponesi con attività antivirali, antibatteriche e antitumorali.
Patata dolce: Buona fonte di vitamine C ed E,  beta carotene e flavonoidi.

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