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Ginnastica Ritmica

La ginnastica ritmica è una materia sportiva della ginnastica ed un esercizio olimpico prettamente femminile, svolto o in squadra o singolarmente, in coppia solo alle Olimpiadi. Le atlete singole devono eseguire quattro esercizi con i diversi attrezzi correlati a tale disciplina, quali: la palla, il nastro, la fune, il cerchio e le clavette. Per quanto concerne invece le squadre gli esercizi sono due,  e durano sino a 2.30 minuti; nella prima dimostrazione le ginnaste utilizzano tutte lo stesso arnese, mentre nella seconda dimostrazione vengono utilizzati due tipi di attrezzi. Alla stessa maniera per le ginnastiche singole  anche per le squadre , i giri degli attrezzi vengono disposti dalla Federazione Internazionale Ginnastica.

PECULIARITA’ DELLA GINNASTICA RITMICA:

Analogamente ad altre discpline sportive come: il pattinaggio artistico, ginnastica artistica, e i tuffi, la gara si realizza per giudizio di una o più svolgimenti che avvengono in successione. Una commisione di giudici conferisce una valutazione ad ognuna realizzazione, a partire dalla quale viene redatta la graduatoria decisiva.

L’esecuzione può eseguita singolarmente, in coppia, oppure in squadra costituita da 3 a 6 atlete. Nelle verifiche di squadra e di coppia le ginnaste possono utilizzare tutte il medesimo arnese, altrimenti due differenti.

Gli arnesi usati sono cinque: cerchio, fune, clavette, palla e nastro. Nelle gare minori, solitamente preparate da circoli di promotion sportiva, e nelle gare FGI tipologia allieve (fino ai 12 anni), è programmata la gara a corpo libero, cioè senza attrezzi, per esaltare l’ottenimento regolare delle complessità dell’esercizio stesso.

L’esercitazione in gara deve permanere tra 1 minuto e 30 e 2 minuti e 30. In base alle tipologie, si possono avere cambiamenti sia nelle tempi, sia nel conto della votazione finale.

Ogni prova deve essere eseguita con la musica, che è parte fondamentale dell’interpretazione stessa. Sono tollerate solo melodie non vocali , oppure melodie vocali nelle quali la voce non fa da solista o ancora dove non sono declamate parole.

I basilari momenti di questo tipo di sport sono i Giochi olimpici, i Campionati del mondo e il campionato europeo.

VALUTAZIONE GIUDIZIO FINALE:

La gara si compie per mezzo di esercitazioni a punteggio , il quale è elargito da una commissione di giudici. Il punteggio è stabilito  da 4 varianti:

1- Difficoltà di corpo (D1)
2- Difficoltà d’attrezzo (D2);
3- Composizione A);
4- Esecuzione (E).

Ciascuna di queste varianti può realizzare in assoluto 10 punti. Ciascun  giudice stabilisce una sola fra le 4 varianti. La valutazione finale  è stabilita dal totale della votazione dei risultati D1 e D2, della combinazione e della realizzazione, come riepilogato nella seguente esepressione: ((D1+D2)/2)+A+E. In conclusione, il massimo realizzabile è 30 punti.

Per l’attribuzione del valore D1 vengono considerate le difficoltà di corpo, cioè una serie di particolari principi tecnici: salti , equilibri , pivot (giri su un avampiede, gamba libera in vari atteggiamenti, gamba di terra tesa o flessa), souplesse (elementi di scioltezza). Tutte le difficoltà sono ordinate e vengono ammodernate ciclicamente. Per essere comformi, devono essere realizzate in rapporto ad un moto d’attrezzo. Ciascun attrezzo esige una prevalenza di un gruppo corporeo in relazione agli altri:

1- fune: salti;
2- palla: souplesse;
3- cerchio: uguale ripartizione tra i vari gruppi corporei;
4- clavette: equilibrii;
5- nastro: pivot.

Il valore D2 è creato dall’ impiego dell’attrezzo in rapporto al corpo, cioè da “cap” (coordinazioni artistiche particolari) e da abilità (piccoli, medi e grandi lanci). Per ciascun arnese sono idividuati insiemi di condizioni determinate e insiemi generali che congiunti tra loro e con le difficoltà corporee danno origine al risultato di D2.

Ciascun atleta deve esporre ai giudici una fiche, nella quale vengono mostrate tramite un codice disegnato prefissato le difficoltà D1 e D2, su 2 schiere distaccate, che l’atleta dovrà realizzare, che contribuiranno al conteggio del D, spiegandone la giusta rotazione. Se per una qualunque causa l’atleta non compie la difficoltà, viene nuociuta anche per l’errato passaggio in fiche. Nel caso invece l’atleta non realizza la difficoltà in maniera consona, la difficoltà non viene valutata; per tutto ciò non c’è punizione di fiche. La serie delle difficoltà esprimibili è fissata in relazione all’età e al tipo di gara.

Al merito di combinazione A contribuiscono: la musica, di cui viene stabilita  la preferenza, che deve mostrare multiformità; la compatezza stilistica dell’esercizio in relazione al contenuto sonoro; l’interpretazione a tempo con la musica; la struttura di fondo, vale a dire la maniera in cui l’atleta si sposta in pedana (si dovrebbe conquistare tutta l’area disposta); la diversa modalità di adoperare l’attrezzo; la varietà della preferenza degli elementi corporei; la varietà delle difficoltà; la regolata ripartizione delle difficoltà nell’esecuzione, tutto quello insomma che rappresenta la scenografia della prova.

Per conquistare il valore E di esecuzione, concludendo, viene stabilito per l’appunto il livello di scrupolosità con cui l’atleta realizaa la prova: si parte dai 10 punti, e ad ogni fallo di corpo o d’attrezzo viene tolta una penalità.

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