La vigoressia o complesso di Adone è un morboso interesse per la propria conformazione fisica e l’accrescimento muscolare che colpisce in particolar modo i maschi di età compresa fra i 25 e i 35 anni , ma anche quelli tra i 18 e i 24 anni, interessati in particolar modo ad un’acuta attività fisica.
Nonostante lo sport sia uno dei sostegni necessari per detenere una buona forma fisica e buon livello salutare, se viene svolto eccessivamente, può trasformarsi in una fissazione e nuocere solo alla salute.
L’interesse verso il proprio corpo, nel vedersi e stare bene e non bene con se stessi, ha condotto molti giovani ad accrescere nel loro animo e nella loro testa pensieri sbagliati e ossessivi, presentando comportamenti e atteggiamenti morbosi e assilanti con se stessi, i stessi che si ritrovano nelle donne , soprattutto, che soffrono di anoressia e bulimina. Inversamente a quanto succede per le ragazze affette da anoressia che nonostante pesino 40 kg si vedono sempre troppo grasse, gli uomini che soffrono di vigoressia si vedono sempre troppo magri e sempre poco muscolosi.
I basilari e comuni atteggiamenti che si riscontrano in un ragazzo vigoressico sono:
– Passare moltissime ore in palestra, esercitandosi e svolgendo pesanti esercizi muscolari, volti al potenziamento della massa;
– Guardarsi ossessivamente allo specchio per vedere se attraverso gli esercizi si siano ottenuti i risultati tanto attesi;
– Intraprendere diete iperproteiche, valutare e tenere sotto controllo in proprio peso in maniera ossessiva e continuativa, usando integratori e in circostanze più onerose e difficili anche farmaci anabolizzanti.
La fatica a rifornirsi di farmaci anabolizzanti costringe questi ragazzi a rivolgersi al mercato nero, dove queste sostanze, oltre ad essere pericolose spesso sono realizzate senza nessun certificato sanitario e medico.
Ecco perchè molti giovani si ritrovano a spendere molti soldi e ad indebitarsi con i rifornitori che gli procurano tali sostanze.
Nonostante il suo corpo sia muscolo, il vigoressico, come l’anoressica, continua perennemente a vedersi magro e ad essere continuamente deluso da se stesso , vedendo i suoi muscoli troppo deboli e smilzi.
Ai disagi di tipo psicologico come: scarsa fiducia in se stessi, solitudine, depressione, si sommano i disagi di tipo fisico, dovuti ad una nutrizione scorretta e troppo ricca di proteine, che a lungo andare, se si prosegue con questo tipo di alimentazione, possono portare all’insorgenza di disagi e problemi ai reni , problemi alle ossa e alle articolazioni. In quanto un’alimentazione priva e scarsa di calcio e abuso di anabolizzanti e farmaci comporta e porta a tali problematiche fisiche.
Per uscire da quest’ottica sbagliata di se stesso, per riuscire a guarire e stare bene con se stesso, l’unica ancora di salvatggio è un percorso e una terapia con uno psicologo e psicoterapeuta.
Sono una mamma spaventatissima…mio figlio fa il personal trainer e istruttore in una palestra da cinque anni, ha 28 anni ed accusa tanti dei disturbi che avete descritto; Di questa patologia non avevo mai sentito parlare, mi ero accorta che mio figlio fosse eccessivo in alcune cose ma tutte le volte che glielo facevo notare lui mi diceva che non ero competente e che nel suo settore funziona così. Da qualche mese è sempre più chiuso in se stesso, esce poco, mangia solo proteine, è spesso nervoso e dice che è tutto normale: Mio figlio è sempre stato un ragazzo introverso e quindi ho pensato che facesse parte del suo carattere ma adesso…scoprire che è una vera patologia mi spaventa tantissimo. Vi prego, datemi un consiglio….come affrontare l’argomento con lui? Almeno per informarlo che non è tutto “normale” quello che fa, che esiste una malattia con questi sintomi….ho tanta paura, mio figlio non è un ragazzino, come aiutarlo? Sono sola, il padre è praticamente assente…anche se vive in casa con noi. Vi prego datemi un consiglio……grazie
Buongiorno Sign.ra Silvana,
purtroppo non c’è un modo preciso che non faccia sentire suo figlio messo sotto pressione dalle sue domande. Da come descrive il suo atteggiamento, sembra che suo figlio sia nella fase in cui non si rende conto di soffrire di un disturbo, crede che quello che fa è giusto per sentirsi bene e bello!!! Quello che le possiamo consigliare, prima di rivolgersi a suo figlio, è di parlarne con una persona competente che sia un medico o uno psicologo. Purtroppo questi tipi di malattie sono comportate, nella maggior parte dei casi, da un’insicurezza di fondo del soggetto colpito, mettiamo anche che la pressione dei media è molto pressante ed ecco come si finisce per cadere in un tunnel che inizialmente ci appare stupendo ma a distanza di anni si rivela solo un buco nero dal quale è difficile uscire. Al momento suo figlio non ammetterà mai di soffrire di un disturbo alimentare, non lo farà perchè non è pienamente consapevole purtroppo!!! Comprendo benissimo la sua preoccupazione, come non esserlo!!! Si rivolga a persone esperte nel campo, solo loro potranno aiutarla in questo percorso per lei e per suo figlio verso la guarigione. Sia forte e non si lasci prendere dallo sconforto, suo figlio, anche se non lo ammette, ha bisogno di lei!!!