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Polipi nasali, i sintomi che ne fanno sospettare la presenza

fastidi polipi nasaliLa mucosa che riveste le cavità nasali può essere soggetta alla neoformazione di masse carnose, solitamente non cancerose, chiamate polipi nasali. Le loro dimensioni sono estremamente variabili, dalla grandezza di un chicco di riso ad una moneta da 10 centesimi ed oltre per cui, a seconda di quanto si accrescono, possono passare inosservati ed asintomatici oppure arrecare danni e fastidi.

Se sono molto grossi, infatti, tendono ad ostruire meccanicamente il condotto nasale, impedendo il regolare ingresso di aria durante la respirazione, alterando l’olfatto ed inducendo con maggior frequenza secrezioni nasali ed infezioni. Una maggior incidenza si riscontra soprattutto nei soggetti adulti rispetto ai bambini e agli adolescenti e soprattutto negli adulti allergici, probabilmente per una risposta alle continue stimolazioni a cui viene sottoposta la mucosa.

Cause principali e secondarie della comparsa dei polipi

Alla base della formazione dei polipi nasali vi è una sovrastimolazione mucosale, scatenata dai continui insulti patogenici, di origine allergica, infettiva, sia virale che batterica, etc.

La crescita del singolo polipo è completamente individuale e soggettiva, nel senso che non si può stabilire a priori la dimensione che potrebbe raggiungere un polipo poiché il suo ulteriore accrescimento dipende da una varietà di fattori concomitanti, prima tra tutti la capacità di reazione della mucosa stessa.

Fondamentalmente, quindi, i polipi nasali possono essere considerati una risposta del sistema immunitario ad uno stimolo negativo continuo, che induce la mucosa nasale ad uno stato di iperplasia circoscritta con aumento della vascolarizzazione locale e della replicazione cellulare.

Soggetti particolarmente a rischio

La comparsa di polipi nasali compromette necessariamente la funzione di protezione, umidificazione e riscaldamento della mucosa nasale sull’aria immessa dall’esterno, esponendo quindi l’individuo a tutta una serie di problematiche. Fondamentalmente, infatti, i soggetti più esposti al rischio di formazione di polipi nasali sono proprio coloro che tendono ad essere sensibili verso pollini, acari, polvere o coloro che con estrema facilità e frequenza si raffreddano. L’asma, ad esempio, è un fattore che predispone la mucosa nasale alla reattività e quindi alla formazione dei polipi, così come la sinusite allergica e alcuni tipi di farmaci (aspirina, naproxene, ibuprofene, etc).

Ma anche la fibrosi cistica può favorire l’insorgenza di polipi, anche nei bambini in tenera età.

Sintomi e trattamento

I polipi nasali possono condurre a diversi tipi di disturbi, di cui tipici sono: lo scolo nasale frequente, un senso di ostruzione persistente, perdita o riduzione dell’olfatto, perdita del gusto, prurito oculare e russamento. Il trattamento dei polipi nasali ingombranti prevede solitamente l’asportazione chirurgica, pur sapendo però che esiste un’elevata possibilità che si riformino nonostante una polipectomia di successo.

In alcuni casi vengono utilizzati corticosteroidi spray per ridurre l’infiammazione localmente e limitare il gonfiore della mucosa, così come associazioni con corticosteroidi per via orale. Altri farmaci utilizzati possono essere gli antistaminici, per ridurre la reazione allergica o gli antibiotici, se sussiste uno stato infettivo. Si preferisce comunque sempre la via chirurgica perché definitiva.

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