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Windsurf: cosa sapere per praticarlo

Il windsurf è uno sport di nascita recente. Le sue origini, infatti, non sono affatto antiche. Si tratta di uno sport molto affascinante, che si basa sull’uso di una tavola che si muove grazie alle onde.
Dal momento che questo sport si pratica in acqua, i suoi praticanti dovrebbero essere amanti delle onde, del mare e buoni nuotatori. Inoltre, per praticare il windsurf al meglio, occorre anche avere una buona dimestichezza con il mare e la sua forza. In questo articolo, andremo a conoscere meglio questo sport che piace a molti. Del resto, non è un mistero che gli sport acquatici esercitino una grande attrattiva. A questo proposito, puoi leggere il nostro articolo sui watersports: perché piacciono tanto.

Che cos’è il windsurf

Il windsurf è uno sport che rientra nella categoria delle specialità con la vela. Infatti il nome stesso “windsurf” significa tavola a vela e riassume i componenti utili alla pratica di questa attività: una vela e una tavola. Come abbiamo accennato sopra, il windsurf non ha origini molto antiche, poiché si è diffuso solo a partire dal 1900. In poche parole, questo sport consiste nel muoversi sull’acqua su una tavola grazie alla forza propulsiva del vento sulla vela e delle onde.

Il windsurf è uno sport classificato tra le discipline olimpiche, dal 1984 per gli uomini e dal 1992 per le donne. I primi a praticarlo sono stati i californiani, che hanno iniziato a divertirsi con questo sport sull’oceano. Infatti, la maggior parte di coloro che fanno windsurf cerca le onde dell’oceano, considerate più potenti e adatte alla pratica sportiva. Tuttavia, oggi, non mancano coloro che praticano windsurf al mare e sono già comparsi gli amanti di questo sport nei laghi.

Windsurf: come praticarlo

Come accade per tutti gli sport, anche nel windsurf ci sono alcune conoscenze di fondamentale e basilare importanza da conoscere. Occorre, infatti, sapere bene che cosa sono le virate e le strambate. Si tratta di manovre conosciute da chi pratica vela, che ricorrono anche nel windsurf. Una volta che si ha dimestichezza con queste manovre, si può cominciare a praticare windsurf, vediamo come si inizia.

Per prima cosa, bisogna salire sulla tavola. Può sembrare semplice, ma restare in equilibrio su un asse mossa dalle onde e dal vento non lo è affatto. Ad ogni modo, con un po’ di pratica ci si riesce. Saliti sulla tavola, occorre recuperare la vela, che sarà caduta verso l’acqua. Esiste una cima di recupero per facilitare questa operazione. Fatti questi passaggi, si è pronti ad iniziare la parte più divertente dell’attività. A seconda del volere dello sportivo, si può iniziare a praticare il windsurf sia in acqua alta che in acqua bassa. Meglio sempre scegliere l’alternativa che garantisce una maggior sicurezza.

Comunque, una volta a bordo della tavola, si può iniziare a condurla. Non c’è, naturalmente, un timone per dettare la direzione da prendere, ma si deve agire sull’inclinazione dell’albero e sull’equilibrio. Per cambiare direzione al proprio percorso, si può spostare l’albero verso prua o poppa, oppure fare una pressione con i piedi. Per andare alla massima velocità, invece, i piedi vanno bloccati in apposite cinghie, altrimenti si corre il rischio di volare in acqua. Inoltre, se si amano le grandi velocità, è necessario sapere che per raggiungerle, occorre tenere la vela arretrata rispetto alla tavola.

Per ininziare il windsurf, comunque, occorre anche dell’attrezzatura, come:

  • muta, scarpette in neoprene, trapezio, salvagente;
  • tavola per principianti da acquistare sulla base del peso;
  • la vela di metratura variabile a seconda della specialità;
  • l’albero vela, il più leggero possibile, meglio se con un’alta percentuale di carbonio;
  • il boma possibilmente leggero, in carbonio e lunghezza regolabile.

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