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Metodo Matevo: allenamento e longevità

Con il passare degli anni anche il culturismo si è rinnovato ed è cambiato molto…

Grazie al metodo Matevo si individuano semplici principi che già un all’allenamento dovrebbe avere, quali:

– Relazione proporzionale fra forza e muscoli;
– Esercizi progressivi nella selezione degli esercizi più adatti all’uomo;
– Alimentazione equilibrata per il soggetto che svolge gli esercizi ed implica la fatica negli stessi;
– Fini volti non solo all’aspetto estetico del corpo ma in particolar modo a quello salutare, per eseguire un training che punti all’incremento della vita e che non faccia decadere ed invecchiare il corpo in modo molto repentino;

La particolarità di questo metodo, sta nel fatto che lo stesso riesce ad incitare in maniera molto spontanea gli ormoni, testosterone etc, per mezzo del semplice allenamento e della dieta alimentare.

Matevo non è un allenamento eseguibile per breve tempo, deve essere svolto per far ottenere ottimi risultati a lungo termine almeno per un anno.

Le capacità di un giusto allenamento dovrebbero essere evolutive e seguire i bisogni dell’uomo, che cambiano sempre nell’arco degli anni. Ma considerando che l’uomo da quando si è alzato nella posizione eretta, ha liberato le braccia e le ha utilizzate per altri fini, i primi tre movimenti legati agli arti superiori sono stati: la spinta, la tirata ed il sollevamento pesi.

Infatti un training completo per risultare davvero redditizio per il corpo deve poggiare su questi tre esercizi. Seguendo questo percorso si possono ottenere dei straordinari benefici.

Questo programma amministra il corpo come se fosse un tutt’uno, allena quindi tutti i gruppi muscolari ad ogni sessione. Portando l’individuo che li esegue a mettere in discussione alcuni principi importanti dell’ambito, in quanto sembrerebbe che i vari muscoli non siano collegati l’uno all’altro visto che nel corso della settimana il lavoro su ognuno di essi è ripartito nei vari giorni della settimana, rispetto ai canoni tradizionali.

L’interrogativo che sorge spontaneo in questo caso è il seguente: Nella mia quotidianità, accade davvero che io utilizzi un unico gruppo muscolare? Sicuramente no, allora perché non esercitarsi per affinare gli incarichi per i quali siamo stati concepiti dalla natura sfruttando esercizi evolutivi?

Il metodo Matevo infatti  fa proprio questo, consente un training per mezzo del quale gli esercizi che si svolgono più spesso sono appunto, come detto nelle righe di cui sopra, la spinta, la tirata ed il sollevamento.

Questo genere di esercizi migliorano la forza e tutte le funzioni motorie ad essa correlate. Invece di eseguire tanti esercizi diversi tutti insieme che al momento stesso sottopongono a lavoro e sforzo differenti gruppi muscolari, si eseguono singoli esercizi che faranno notare al soggetto che li esegue dei miglioramenti progressivi giornalieri, anche nella vita quotidiana, anche se l’allenamento non viene eseguito in maniera regolare.

L’ALIMENTAZIONE:

In passato l’alimentazione dell’uomo fu molto scarna e si patì la fame, questo ha fatto sì che l’uomo riuscisse a resistere e sopravvivere ai morsi della stessa in mancanza di alimenti. Purtroppo quest’abilità ad oggi l’uomo la sta perdendo piano piano, in quanto la vita quotidiana dei nostri giorni ci mette a disposizione una quantità di cibo superiore al fabbisogno reale giornaliero di ogni individuo, ecco perché tutti siamo portati a mangiare e ad assumere cibo oltrepassando il nostro reale bisogno ed alle volte cibandoci anche ed esclusivamente per pura gola.

Un tempo solo gli uomini più abili riuscivano a mangiare e procurarsi il cibo, ad oggi invece anche i meno abili e forti, che non svolgono nessun tipo di allenamento, possono mangiare e molte volte fanno anche uno sregolato e scorretto abuso di questi alimenti. Tale comportamento  ha originato un’insieme di malattie metaboliche quali, diabete, ipertensione, etc… Malattie che gravano molto sulla nostra società.

Purtroppo siamo legati a principi alimentari sbagliati, in quanto ci riteniamo satolli di cibo solo quando abbiamo raggiunto un ottimo grado di sazietà. In natura gli animali che vivono allo stato brado e non sono dipendenti dall’uomo, di rado riescono realmente a saziarsi, ecco perchè ogni specie animale muta attenendosi a questo punto. Nonostante questo l’uomo da sempre valica tale principio ed ecco come quindi incorre in problemi salutari di ogni tipo.

Ad oggi molte persone vedono ogni pasto come un momento per abbuffarsi e raggiungere quel grado di sazietà che li porta a mangiare in maniera spropositata ed eccessiva… Durante la preistoria l’uomo trascorreva la maggior parte del suo tempo procacciando cibo e riusciva molto di rado a raggiungere un buon grado di sazietà. Ecco perchè l’uomo moderno, per mantenere un buon grado di salute, dovrebbe uguagliare lì’uomo primitivo, digiunando di tanto in tanto anche solo per un giorno e non abbuffandosi eccessivamente.

Erroneamente assumiamo carboidrati a pranzo e proteine a cena, mentre il nostro apparato digestivo per lavorare correttamente deve ingerire tipi di cibo simili vale a dire i carboidrati con i carboidrati e le proteine con le proteine.

Siamo portati a consumare i carboidrati al mattino e le proteine alla sera perchè anche nella preistoria la frutta veniva mangiata al mattino mentre le carcasse di animali alla sera dopo il tramonto. Il problema che per i nostri avi questo menu era un optional non una consuetudine giornaliera come la nostra.

Unire poi tutti e tre i basilari nutrienti in un unico pasto vorrebbe dire sottoporre il nostro apparato digerente ad un lavoro molto impegnativo e pesante e se continuiamo ad assumere questo tipo di alimentazione ogni giorno, la longevità possiamo anche dimenticarcela!

Questo metodo offre l’opportunità quindi , a chi lo pratica, di affinare anche lo stato ormonale, conseguentemente all’incremento della forza e del controllo alimentare voluto da questa tipo di training.

Il pensiero di questo metodo volge a mantenere alto per tutta la vita il testosterone endogeno, grazie al controllo della forza ed a diminuire in questo modo l’invecchiamento fisico.

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