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La dieta Crudista

“Siamo ciò che mangiamo!”

Il crudismo, una parola che spaventa quasi tutti quelli che la sentono. Lo spavento e la paura nascono dal fatto che molti credono che essere crudisti voglia dire non godersi la vita e i suoi piaceri, non amare il cibo, essere perennemente a dieta, mangiare solo insalate e via discorrendo.

In realtà il crudismo è proprio uno stile di vita, ben diverso dal fare una dieta, e nonostante possa sembrare qualcosa nato da poco tempo, in realtà ha radici ben più lunghe e salde nel tempo. Il crudismo è legato da sempre a sperimentazioni e dati prettamente scientifici, nulla d’inventato, ed in particolar modo è correlato al vissuto, da sempre, dell’essere umano nella sua reale natura. In quanto anche nella preistoria gli uomni, come abbiamo sempre studiato, per sopravvivere ( visto che non avevano altri cibi per alimentarsi ) cacciavano, pescavano e mangiavano quel poco di erbe e verdure che reputavano commestibili, senza però prima cuocerli. Il fuoco, da quando venne scoperto, veniva utilizzato solo per scaldarsi e per proteggersi dalle bestie feroci, una minissima parte per cuocere qualche cibo. Ancora oggi anche le popolazioni indigene , consumano prevalentemente cibi crudi e naturali e una piccolissima parte cotti.

Il perchè l’uomo, con gli anni, si sia avvicinato alla cottura dei cibi è da collegare alle varie evoluzioni che hanno visto protagonista la specie umana e la terra. Certo non è semplice spiegare il perchè e il per come in poche righe, diciamo quindi che vista l’evoluzione dell’uomo nel corso degli anni, non essendo un carnivoro ( mangiatore di carne ) e ne tanto meno un granivoro ( mangiatore di cereali ) ma bensì un frugivoro ( mangiatore di frutta, verdura e semi ) ha adattato i cibi, attraverso la cottura, ai suoi “bisogni”, per rendere commestibile e mangiabile ciò che non apparteneva e non appartiene alla sua alimentazione naturale: carne, pesce, cereali e tutti i derivati di origine animale.

Tale deviamento si è verificato perchè a quei tempi le possibilità di scegliere diversamente non esistevano e per sopravvivere bisognava adeguarsi. A differenza di quanto si può fare ora, non ci si deve adattare per sopravvivere, ma vivere nel modo più naturale possibile visto che abbiamo la possibilità di farlo.

Ad oggi non abbiamo più bisogno di cercare il cibo e cacciarlo, ma le sbagliate usanze e consuetudini, le credenze errate in fatto di alimentazione e dieta , ma principalmente il peso dell’imprenditoria alimentare, con le sue influenze pubblicitarie, conducono l’uomo a compiere scelte alimentari sempre più lontane dalla sua vera natura crudista.

E’ evidente come la cottura abbia permesso all’uomo di cuocere e mangiare alimenti che da crudi non sarebbero stati digeribili, ma è anche vero e dimostrabile come i medesimi abbiamo comportato nello stesso disagi a livello salutare, malattie e tossine.

Andiamo a vedere nel dettaglio . I cereali, che contengono gli amidi,  l’uomo li può mangiare solo se precedentemente cotti, altrimenti risulterebbero difficile da digerire crudi. Ma è anche vero che i stessi possono essere assunti da un crudista , e da chiunque ne abbia voglia, mediante la loro germinazione. I germogli nascono proprio dai semini dei cereali, sono facilmente digeribili e assimilabili, sono ricchi di enzimi, amminoacidi essenziali, omega 3, antiossidanti e vitamine, proprietà che il cibo nel corso della cottura perde.

La cottura ha reso i cibi più malneabili, più adatti alla preparazione di determinate pietanze esteticamente gradevoli, ma ha reso possibile però l’aggiunta di condimenti esterni al cibo, in maniera tale che lo stesso risultasse più buono e saporito, visto che con la cottura, ogni alimento, perde tutto il suo gusto e rimane insipido e insapore, mentre allo stato naturale e verificabile come il gusto rimanga ben intatto. Il fatto comunque di cuocere un alimento va al di là dei reali bisogni nutrizionali dell’uomo.

E’ evidente, attraverso anche gli studi del Dott. Hovell, come gli alimenti perdano tutti i loro enzimi una volta che la cottura ha superato di gran lunga i 50°. Gli enzimi , come asserisce Hovell, sono presenti in ogni persona sin dalla nascita in gran quantità, ma se non li assumiamo nel corso della vita con un alimentazione sana e corretta, essi diminuiscono velocemente, abbreviano la durata della nostra vita e debilitano il nostro sistema immunitario e il nostro fisico che si infetta più facilmente. Inoltre afferma che: -“L’abitudine di cuocere il cibo e di lavorarlo con additivi chimici, l’uso di alcool, droghe e farmaci e  cibo di nessun reale o poco valore nutritivo, come patatine, merendine ecc.,consumano una gran quantità di enzimi dalla nostra riserva limitata”.

Quando si scaldano i cibi ad una temperatura superiore ai 50°, tutti gli enzimi verranno distrutti e a lungo andare il corpo sarà costretto ad utilizzare i rimanenti, fino a quando non comincierà a deteriorarsi e ammalarsi. Ciò comporterà un ingrossamento degli organi digestivi, soprattutto del pancreas.

Alimenti e bevande caldissime arrecano danno agli enzimi presenti nello stomaco. Gli enzimi sono gli elementi produttivi che curano ogni sorta di patologia, sono il fulcro basilare del sistema immunitario e sono indispensabili per detenere una stato di salute ottimo.  E’ proprio il lavoro degli enzimi a far lavorare il nostro cervello e a rendere pratico il lavoro svolto della memoria: è proprio l’attività enzimatica che fa vivere il nostro corpo.

Con la cottura molte delle vitamine vengono uccise eliminate e disperse, così come gli enzimi e la gran parte dei sali minerali presenti invece in un cibo naturale e crudo. I cibi crudi mantengono intatte tutte le migliori proprietà nutritive: enzimi, vitamine, sali minerali, oligoelementi, etc. Cibi vivi che entrano nel corpo e lo proteggono e lo aiutano nella prevenzione di malattie e patologie di ogni genere.

L’uomo è il solo animale che espone a cottura i propri alimenti, rovinando in tal modo il valore energetico reale del cibo e sottoponendo il fisico ad una duplice fatica per trasformare in sostanza viva ciò che lui stesso ha precedentemente svigorito per mezzo della cottura ad alta temperatura. Violando i reali impulsi alimentari, l’uomo ha determinato in tal modo l’inizio della sua degenerazione fisica e psichica, e le malattie ormai sempre più evidenti ne sono la palese prova.

Anche attraverso “esperimenti” su animali, è stato dimostrato come quelli alimentati con cibi cotti andassero incontro a decadimento e deterioramento fisico, trasmesso poi anche alle generazioni successive, mentre quelli alimentati con cibi crudi, “vivi” e sani, mantenessero la loro vigorosità, forza e vitalità.

Inoltre i cibi crudi prevengono ogni sorta di carie e gengivite, in quanto il fatto che la loro consistenza sia più dura , non è da sottovalutare. Essendo i cibi cotti, morbidi e cremosi , non esigono notevole lavoro masticatorio e rallentano i processi digestivi,  sfavorendo gli organi masticatori; il crudo differentemente, come dicevamo, essendo più duro, svolge un’ attività massaggiatrice sulle gengive e previene quindi ogni sorta di problema alla bocca.

I cibi cotti sono quindi inadatti per il nostro corpo perchè denaturati, demineralizzati e devitaminizzati. La cottura distrugge le proprietà eccellenti dell’alimento crudo.

Insomma se vi è difficile eliminare tutti i cibi cotti, per intraprendere un’alimentazione crudista che si basi esclusivamente sul consumo di: frutta, verdura, semi e frutta secca. Sappiate che è davvero molto importante consumare nel corso della giornata quanto più alimenti crudi, la maggior parte dovrebbero esserlo, mentre solo un pasto cotto.

In definitiva possiamo asserire e confermare che il crudismo è sinonimo di vitalità, forza, vigore e salute e soprattutto terapia nelal cura di determinati disturbi. Nonostante possa sembrare strano e difficile da credere. Basta informarsi e scoprire quanto invece una dieta crudista sia la salvezza per la propria salute.

Ci sono al mondo tantissime persone che vivono in salute alimentandosi con sola frutta e verdura cruda ed altre che hanno ripreso in mano la propria salute grazie al crudismo.

Per intraprendere questo cammino bisogna iniziare con parsimonia e rivolgersi a persone con esperienza e che hanno intrapreso da molto tempo la strada verso il crudismo!!!

Ecco alcuni piatti crudisti, per far capire ai scettici che mangiare crudo non vuol dire solo mangiare insalate:

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