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Amminoacidi ramificati: cose da sapere

Amminoacidi ramificati: di cosa si tratta

In molti avranno sicuramente sentito parlare degli amminoacidi ramificati che vengono sfruttati in alcuni ambiti.

Si tratta di tre amminoacidi, ovvero l’L-Leucina, L-Isoleucina e L-Valina. Oggi sono tra le molecole più consumate soprattutto da parte di sportivi ed atleti per diversi motivi.

Esistono anche alcuni alimenti che contengono questi tre amminoacidi ramificati, in particolare il latte, il pesce, la bresaola ed il parmigiano.

Sicuramente la forma più utilizzata attualmente è quella degli integratori: si possono acquistare una serie di formulazioni che contengono amminoacidi ramificati in diversi dosaggi.

Ottimo il loro tropismo a livello muscolare, oltre ad un’ottima azione bioprotettiva: sicuramente sono questi i motivi che spingono sempre più sportivi a puntare su questo tipo di prodotti.

Non va anche dimenticato che gli effetti collaterali dei prodotti a base di amminoacidi ramificati sono assolutamente innocui e soprattutto molto minori rispetto ad altri prodotti usati per le stesse finalità.

Perché usare gli amminoacidi ramificati

L’utilizzo che viene fatto degli amminoacidi ramificati riguarda diversi ambiti.

aminoacidi ramificati come utilizzarli correttamenteVengono ancora utilizzati nei trattamenti per alcune patologie come quelle a livello epatico, oppure la BPCO, un disturbo che colpisce il sistema respiratorio.

Risultano efficaci anche per recuperare il corretto equilibrio dei tessuti in causo di ustioni e traumi anche forti.

Questo perché tali amminoacidi stimolano il turnover proteico e favoriscono un rapido assemblamento dei tessuti.

Ma sicuramente l’utilizzo maggiore degli ultimi tempi riguarda l’ambito sportivo: molti sportivi ed atleti li usano prima di iniziare un allenamento o anche come rimedio anticatabolico.

Molti li usano anche per recuperare dopo le prestazioni sportive o anche per quel senso di fatica tipico del post-attività sportiva.

Si tratta di sostanze molto importanti per l’organismo e che hanno un elevato tropismo a livello muscolare.

Esse infatti agiscono a livello muscolare dove regolano non solo i meccanismi di ossidazione, ma anche quelli di biosintesi, agendo così positivamente anche per quanto riguarda l’anabolismo ed il catabolismo.

Come usare gli amminoacidi ramificati

In commercio esistono diverse preparazioni a base di amminoacidi ramificati.

Come ogni sostanza che viene introdotta nel nostro organismo, anche questi prodotti vanno assunti con cautela e seguendo precisi dosaggi.

In particolare, stando a quanto consigliato da medici ed esperti del settore, la dose ideale è quella di un grammo per ogni dieci chilogrammi di peso corporeo.

Ovviamente non vanno assunti a caso, ma seguendo degli schemi specifici: l’ideale è quello di frazionare una dose da pre-allenamento e una successiva allo sforzo fisico per il recupero.

In commercio esistono comunque dei prodotti che possiedono differenti miscele dei tre amminoacidi.

Ognuna di queste, infatti, è consigliabile per una specifica attività sportiva: quelli dove abbonda la leucina, ad esempio, sono particolarmente indicati per quei soggetti che si sottopongono ad attività sportiva ad alta intensità.

Ma tra i consigli che gli esperti danno per avere un corretto apporto di queste molecole c’è anche quello di abbinare all’uso di questi integratori un corretto regime alimentare che possa essere l’ideale soprattutto per coloro che fanno sport con assiduità.

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